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Presupposti

 

I disturbi del comportamento alimentare ( DCA: anoressia nervosa, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata) e le variazioni patologiche del peso ( sovrappeso, obesità, magrezza), sono in costante aumento nei paesi occidentali industrializzati e pongono un problema sociale di grande rilevanza  in termini di morbilità -  prognosi  negativa quoad valetudinem ( perdita di forza lavorativa e di qualità globale di vita, con notevoli problemi di assistenza) e di mortalità – prognosi negativa quoad vitam, per le gravi complicanze fisiche collegate a queste condizioni.

L’alimentazione umana, occorre ricordare, non è  condizionata dal solo fattore biologico. L’uomo non mangia solo quando ha fame, ma quando è stressato, quando è depresso, quando è ansioso….; mangia per compagnia, per tradizione familiare, culturale, religiosa.

Affrontare quindi un aumento o una diminuzione  del peso o un disturbo del comportamento alimentare solo dal punto di  vista  clinico  senza considerare l’individuo  in rapporto al suo essere profondo e  alle  relazioni più significative  sul piano affettivo è un errore strutturale che non permette il raggiungimento e soprattutto il mantenimento degli obiettivi che ci poniamo in termini di benessere psicofisico.

Allora non dobbiamo considerare l’ obesità ed   i DCA  come  malattie con una risoluzione terapeutica precisa; piuttosto come fattori di rischio, in grado, se permangono nel tempo, di alterare, insieme ad altri  fattori, la qualità  e nei casi estremi la durata della vita compromettendo il benessere psicofisico del soggetto e l’espressione matura della sua soggettività.

In termini di prevenzione è utile ricordare che sintomi significativi di tali condizioni emergono tipicamente durante lo sviluppo della fase adolescenziale, caratterizzata da un contrasto tra regole e libertà. E’ consigliabile a genitori ed insegnanti di trovare la modalità per non sottovalutare segnali di tal genere, senza caricarli di ansia.

Tra i due limiti forniti da obesità ed anoressia, sta l’esigenza , diffusa nella percentuale più ampia di persone , di conseguire un livello di equilibrio maggiore tra alimentazione e peso da un lato e caratteristiche della propria personalità dall’altro; in modo non astratto, ma correlato all’età e alla fase di sviluppo corrente.